martedì 26 febbraio 2013

La biblioteca.

La biblioteca o, come la chiama il Cipolla, "librioteca" per me è sempre stato un luogo ricco di fascino e portatore di emozioni.
Mi ci ha portato la prima volta da bambina la Ziona. Mi portava spesso in quella biblioteca grande e situata in un vecchio edificio con delle maestose colonne all'esterno. Dentro ero affascinata da questi grandi scaffali pieni di libri e ogni volta mi travolgeva il profumo della carta, un misto tra fogli vecchi e inchiostro fresco di stampa. C'era poi un angolo tutte dedicato ai piccoli con tavoli piccoli, fogli per disegnare e libri per bambini.
La Ziona era una gran studiosa e tornavamo sempre a casa cariche di libri.
Poi ho iniziato a frequentare da sola la piccola biblioteca del mio quartiere, ero alle medie e lì si poteva studiare e fare i compiti coi compagni, era il tempo delle prime emozioni e dei primi libri scelti e presi in prestito in autonomia. Ricordo soprattutto romanzi rosa o d'avventura. Ricordo anche pomeriggi passati a ridere, giocare a pallavolo nel campetto adiacente la biblioteca e copiare i compiti per avere più tempo per chiacchierare e bighellonare (io ero addetta ai temi -ne scrivevo anche 3 versioni diverse- e alla grammatica italiana, copiavo sistematicamente matematica e inglese).
Con la scuola superiore ho cominciato a frequentare meno la biblioteca, non amavo studiare ma leggere sì e quindi mi recavo saltuariamente in quella di quartiere per prendere qualche libro in prestito.
Ma la frequentazione è tornata ad essere assidua durante l'università: passavo intere giornate in biblioteca coi compagni di corso, amici, il mio ragazzo dell'epoca e soprattutto, a seconda degli orari d'apertura e della comodità rispetto alle lezioni, ho girato tutte le biblioteche della città e qualcuna anche della provincia.
Quello è stato un periodo indimenticabile. La biblioteca rappresentava un punto d'incontro, la condivisione delle ansie e delle preoccupazioni per gli esami, lo studio di gruppo, le amicizie, le chiacchiere e la sigaretta durante la pausa dallo studio, l'aiuto reciproco, la preparazione della tesi col portatile... I
n questo periodo però ero talmente presa dallo studio che la mia passione per la lettura extra scolastica era un po' scemata e di libri ne prendevo in prestito gran pochi.
Ora frequento la biblioteca soprattutto grazie al Cipolla che è un vero lettore. Ho iniziato a portarlo che era piccolo piccolo e ha fatto la tessera che non aveva nemmno un anno. Poco distante da casa nostra c'è una grande biblioteca che ha un piano completamente dedicato ai ragazzi e bambini, con spazio per i piccoli, libri di tutti i tipi, poltroncine, una grande scatola di legno con i libri morbidi nella quale i bimbi possono entrare e giocare. I bibliotecari sono in gamba e disponibili e d'inverno questo posto è una delle nostre mete preferite. Il Cipolla ama prendere i libri in prestito, ora li sceglie anche per la Princess. Anche a lei piace la biblioteca ma è più interessata a togliere tutti i libri dagli scaffali che a leggerli.
I bravi bibliotecari hanno coinvolto me e altre mie amiche mamme nel progetto Nati per Leggere. E ora stiamo frequentando un corso di lettura di racconti e fiabe per bambini. Appena ho tempo ci scrivo un post.
Ora scappo...la Princess dorme e forse riesco a leggere un po'!!!!
Cra.

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