mercoledì 25 luglio 2012

Severina

"Severina" è il nome della mia nonna di 92 anni e mezzo. Una super nonna, una seconda mamma per me, un punto di riferimento insostituibile.
"Severina" è anche il secondo nome della Princess, chiamata così in omaggio alla sua bisnonna che quando ero incinta mi diceva "Chiamala Severina che è un nome che tornerà di moda!".
"Severina" è anche il titolo dell'ultimo romanzo di Rodrigo Rey Rosa. Un libro che mi hanno regalato due miei cari amici per il mio compleanno e che ho letto in poche ore. Si tratta infatti di un romanzo breve (111 pagine) e piacevole. Lo stile di scrittura è scorrevole, mai pesante, veloce e puntuale. Il contenuto però non mi ha convinta del tutto. La trama è carina, originale e potenzialmente interessante. Si tratta della storia d'amore tra un libraio e una ladra di libri, donna affascinante e misteriosa. Dico "potenzialmente interessante" perché l'idea è originale ma rimane un po' così, sospesa, priva di profondità, un po' superficiale. Si parla di una serie di libri ma non si capisce perché proprio quei libri vengano rubati e perché Severina abbia questa abitudine. Anche alcuni personaggi sembrano messi lì così ma io non sono riuscita a coglierne il senso. E anche questo alone di mistero, l'attesa di un colpo di scena...lascia un pochino delusi.
Nel complesso però, ripeto, è una lettura piacevole e consigliabile, un libro carino da leggere sotto l'ombrellone, se non altro per la bellezza della prosa, per la scorrevolezza delle pagine e per l'originalità della storia d'amore, comunque non banale.
Ovviamente aspetto commenti da chi l'ha letto.
Se volete saperne di più cliccate qui: Severina.
Cra.

martedì 24 luglio 2012

Il respiro leggero dell'alba

Mi piacerebbe recensire a modo mio tutti i libri che leggo, spero di riuscirci con i tempi, intanto ci provo.
"Il respiro leggero dell'alba" di Rachel Simon, autrice americana, è un romanzo che mi ha lasciato un profondo senso d'angoscia, nonostante il lieto fine che, se devo essere sincera, è l'unica parte del libro che non mi ha convinta: sicuramente pieno di speranza e positività ma decisamente poco reale, se non utopico.
L'inizio è molto coinvolgente a livello emotivo, io la sera in cui l'ho iniziato non riuscivo a smettere di leggere e quando poi mi sono addormentata m'è rimasta un po' d'ansia...la cosa potrebbe sembrare negativa ma per me è invece un segnale, il libro mi prende...
Ma veniamo alla storia: in una notte piovosa bussano alla porta di una vedova una giovane bianca molto bella, dai modi infantili, e un uomo di colore sordo muto. Chiedono rifugio. Martha li accoglie senza pensarci. Ma presto arrivano a prenderli dalla "Trappola", l'Istituto per persone disabili dal quale sono scappati. L'uomo riesce a far perdere le proprie tracce e la ragazza, prima di essere ricondotta in istituto, riesce a sussurrare a Martha "nascondila!", riferendosi alla bimba che ha appena partorito e che ha nascosto in soffitta. E così comincia la storia che viene narrata intrecciando le vicende parallele dei tre personaggi principali: Martha con la piccola Julia, Lynnie e Homan.
Il romanzo tocca più temi ed è strutturato in diversi livelli narrativi.
C'è la storia d'amore, un amore libero, puro e struggente che troverà pace solo dopo 40 anni dall'inizio della vicenda.
C'è il racconto dell'avventura di Homan che ne passa di ogni, che soffre, viaggia, fa amicizia, si arrabbia... ma riesce sempre a cavarsela grazie alla sua forza d'animo.
C'è la denuncia sociale nei confronti di un sistema che tratta le persone disabili con poca dignità, se non con violenza. Questa parte è ben riuscita grazie all'immedesimazione con i due protagonisti ma nello stesso tempo grazie ad un grande lavoro di documentazione storica che l'autrice, sorella di una donna disabile, ha ben condotto.
C'è la storia del riscatto di Lynnie che grazie a Kate, operatrice sociale, e al cambiamento del modo di approcciarsi e lavorare con la disabilità, riesce a fare grandi passi, a determinare la sua vita, a diventare donna.
C'è l'evoluzione di Martha che si riscopre coraggiosa e pronta di nuovo ad emozionarsi e a donare cure e amore.
Si parla di violenza, d'amore, di amicizia, di perdono, di paure, di speranza. Si riesce anche a vedere il punto di vista di più persone, lontane tra loro e da noi, che in qualche modo le rende, non meno biasimabili e più giustificabili (certi atteggiamenti e abusi non sono mai da giustificare) ma più umane.
Un libro che mi ha preso per come è scritto, per i contenuti, perché mi ha fatto emozionare e anche fermarmi a riflettere sulla mia professione (sono un'educatrice e lavoro in un Centro Diurno Disabili).
Consigliatissimo.
Cra.

Ps. Se volete saperne di più: Il respiro leggero dell'alba

lunedì 23 luglio 2012

Cipolla poliglotta

Cipolla (con la bocca nel bicchiere): "Sodo Gibolla..." (tradotto: "Sono Cipolla")
Papone: "Ma come parli?"
Cipolla: "Id iglede" (tradotto:"In inglese").

Cra.

La voce invisibile del vento

 "La voce invisibile del vento" di Clara Sanchez è l'ultimo libro che ho letto.
Si tratta di un romanzo di 361 pagine di questa autrice spagnola che ha avuto un grande successo con "Il profumo delle foglie di limone" che io però non ho letto.
Perché ve lo segnalo?
Sinceramente non è che mi sia piaciuto poi così tanto, ci sono alcuni aspetti di questo romanzo che non mi hanno per niente convinta: le descrizioni a volte troppo lunghe e noiose, la banalizzazione di alcuni eventi o elementi che invece, secondo me, richiedevano un diverso modo di essere affrontati (la cura del piccolo Tito, il tradimento...), la presenza di personaggi misteriosi che non trova però un senso (es. il vecchio Abel), il finale...
Se vi va di leggerne la trama o altre recensioni cliccate qui:
La voce invisibile del vento
Ma allora perché un post su questo libro? Perché se devo dare un merito all'autrice è quello di avere saputo raccontare i sogni in un modo incredibilmente reale. Le pagine alternano eventi reali a eventi vissuti solo nel sogno, si concatenano e si riferiscono l'uno all'altro e questo avviene a mio avviso in una maniera davvero riuscita. Le pagine dedicate al sogno sembrano davvero dei sogni, le sensazioni appaiono confuse ma nello stesso tempo nitide, è una cosa difficile da spiegare, a me sinceramente ha dato davvero la sensazione di sogno, cioè di vivere davvero quello che stai vivendo anche se ti rendi conto che è assurdo, proprio come in un vero sogno. Il risveglio poi dona sollievo ma non del tutto perché il sogno rimane comunque a tormentarti.
Ecco, il libro, nonostante i difetti, m'è rimasto, l'ho anche sognato. M'è rimasto non tanto per i contenuti o per lo stile di scrittura ma per questa capacità particolare di raccontare i sogni.
Se qualcuna l'ha letto e vuole dire la sua i commenti sono ben accetti.
Oppure se vi ho incuriosito leggetelo.
Cra.

sabato 14 luglio 2012

3 anni di Cipolla

                                                  Eccoti qui, grande piccolo ometto mio!!!
Oggi compi 3 anni! AUGURI!!!
Quel giorno, 3 anni fa, mi hai guardato con i tuoi occhioni blu e da lì è iniziato il nostro dialogo d'amore, con il tuo bellissimo sguardo. Anche ora sono i tuoi occhi che mi guardano, esplorano, sorridono, piangono, si arrabbiano, chiedono... Sei un bambino bellissimo, curioso, solare, socievole, intelligente, chiacchierone, tenero e affettuoso ma sai anche essere molto rompiscatole, testardo e capriccioso. Mi fai arrabbiare e alzare la voce e poi mi dispiace perché vorrei che tu mi ascoltassi di più e frenassi un po' questa tua esuberanza e voglia di fare tutto quello che ti passa per la mente. In questi giorni sei anche molto mammone, un po' la cosa mi lusinga ma è anche un po' stressante!
Caro Cipolla ti auguro di essere sempre allegro e sorridente, di conservare il tuo amore innato per la musica e la lettura, di crescere forte e sano, di tessere relazioni positive e disinteressate...e di continuare a parlare anche con gli occhi!!!
Io, il Papone e la Princess ti vogliamo un sacco di bene!!! Grazie per tutta la gioia che ci doni.
Cra.

venerdì 13 luglio 2012

Zanzare e zampone

Ecco la mia gamba destra in questo momento: un cotechino!!! E anche il braccio sinistro sotto il gomito non è messo molto bene! "Perché?" direte voi. Mi hanno punto due tigri!! Zanzare, ovviamente! Anzi forse era una sola, ma povera ha fatto una brutta fine: l'ho spiaccicata contro il mio polpaccio che poi è diventato come lo zampone di un maialino. Mi pungono spesso le zanzare ma questa volta due punture mi hanno fatto infezione (in realtà m'era successo pure lo scorso anno) e sto prendendo l'antibiotico (la cosa migliore sarebbe una bella crema al cortisone ma non voglio sospendere l'allattamento della Princess). Il fatto è che se sto sdraiata non sento nulla e si sgonfia pure un po' ma appena ci cammino sopra son dolori!! E il medico a dirmi " deve tenere la gamba in leggero scarico" cosa molto facile con due bambini in giro per casa! Va beh dai per fortuna ho i nonni e le zie (amiche-cugine) che mi danno una mano.
Odio le zanzare!!! Mi spiace perché credo che ogni essere vivente abbia il diritto di farsi la sua vita, ma le zanzare sono davvero insopportabili: ti pungono nei posti più impensabili che neanche barriere protettive e calze 30 denari in piena estate reggono il colpo, sotto le ascelle, sul tallone, dietro l'orecchio...(e sono solo alcuni esempi), ti ronzano nelle orecchie di notte che fa caldissimo ma ti devi tenere le lenzuola fin sotto gli occhi che poi non respiri nemmeno più... Una volta almeno di giorno eri salvo e poi di sera si usavano quelle fantastiche luci viola che l'insetto si avvicinava e finiva abbrustolito (mio suocero ce ne ha uno ancora e me l'ha portato ma non credo che l'userò mai, perché tanto le tigri non ci cascano e poi va a finire che si abbrustolisce un dito del Cipolla).
Chi ha rimedi e consigli da darmi? Considerate che ho due bimbi in giro per casa quindi niente fornetti, cose che si spruzzano, zampironi, candele... ho una pelle molto sensibile e i classici antizanzare mi irritano un po' e poi la Princess mi ciuccia tutto, vestiti, pelle... Insomma vorrei trovare un modo ecologico per proteggermi onde evitare altre reazioni di questo tipo e antibiotici (che mi spaccano stomaco e intestino e mi rincoglioniscono pure). Per il dopo puntura sto usando la calendula che toglie un po' il prurito ma non risolve il problema del gonfiore.
E poi mi sono documentata sulle zanzare perché sapevo che sono le femmine in quanto mamme a pungere (e questo è l'unico motivo per cui le posso perdonare un pochino).
Ma perché in effetti la zanzara punge? Perché solo nel sangue l’insetto femmina trova il nutrimento necessario per deporre uova sane e robuste. La zanzara cerca una zona dove la pelle ricopre un vaso sanguigno. Qui applica la sua corta e larga proboscide che contiene tutti i “ferri chirurgici” necessari per anestetizzare, incidere la pelle, iniettare una goccia di saliva mista a sostanze anticoagulanti (quella che poi provocherà prurito), infine aspirare il sangue.
Insomma, care zanzare, sarete mamme pure voi, però non pungete più me!!!
Cra.

mercoledì 11 luglio 2012

Caccia al tesoro di mamma felice

Scrivo questo post per partecipare alla caccia al tesoro di mamma felice, se vi interessa cliccate qui: caccia al tesoro di mammafelice
Ciao a tutti! Sono Cra, mamma di due splendidi bimbi, il Cipolla di 3 anni e la Princess di 6 mesi.
Il mio blog è molto giovane ma spero di allargare presto il giro dei lettori. Ho deciso di aprirlo perché mi piace scrivere, leggo alcuni blog di altre mamme e trovo il mondo dei blog molto interessante. Credo che lo scambio di idee, esperienze e vissuti sia un prezioso dono che possiamo farci!
Gli argomenti sono vari e spaziano dalle esperienze personali sulla maternità alle segnalazioni di eventi per famiglie, dalla recensione di libri letti che mi hanno particolarmente colpito ai racconti di vita con la mia famiglia. A volte racconto quello che combinano i miei bimbi, a volte raccolgo semplicemente i miei pensieri sparsi cercando di dare loro un ordine.
Un buon motivo per seguirmi? Alcuni post sono divertenti e ironici, altri invece spingono alla riflessione e al dialogo.
Mi chiamo Cra perché la rana è il mio animale preferito e potete leggere il perché in questo post: le rane.
Un altro post che credo sia interessante e divertente è: tette bioniche (ovvero gioie e dolori dell'allattamento).
Spero di allargare il giro dei miei lettori fissi e conoscere altre mamme blogger!
Seguitemi qui, cerco di scrivere almeno un post a settimana: mammacra.
Ciao ciao.
Cra.

giovedì 5 luglio 2012

Ranocchia vecchia fa buon brodo

Ho due bimbi stupendi, sani, belli e simpatici,
ho un marito paziente, affettuoso e generoso,
ho alle spalle una famiglia numerosa, accogliente e premurosa,
ho tanti amici che mi vogliono bene e si prendono cura di me,
ho un lavoro che, tutto sommato, mi piace e che non cambierei (almeno non ne cambierei la tipologia).
Oggi ho 34 anni e sono felice,
per tutto quello che ho scritto sopra
e perché, nonostante le giornate faticose,
niente mi fa stare meglio del sorriso dei miei bimbi e di un bacio del Papone.
Credo nel valore delle relazioni e, per questo, mi sento una persona ricca. 
GRAZIE.
Cra.

domenica 1 luglio 2012

Dottor Cipolla parte seconda

Ecco le ultime diagnosi del Cipolla (per vedere le precedenti clicca QUI):
"Mamma mi fa male il GINOCCHIO DELLA MANO" (traduzione. il gomito)
"Che male, ho picchiato il GINOCCHIO DEL PIEDE" (traduzione: il tallone)

Cra.