domenica 29 aprile 2012

Oggi pizza!

Oggi pizza! Manuale per piccoli pizzaioli
"Oggi pizza! Manuale per piccoli pizzaioli" di Erminio Bonanomi, ed. Marna.














I nonni c'hanno regalato questo libro molto carino, al Cipolla piace guardare le belle figure e leggere gli ingredienti delle pizze.
Un pomeriggio piovoso (prima d'aver ricevuto il libro) s'è messo col Papone ad impastare la pizza, ha steso la pasta col mattarello, ha tagliato mozzarella, wurstel, carote lesse, ha spalmato il pomodoro: il pomeriggio è passato serenamente e la sera non ho dovuto cucinare perché c'avevano pensato gli uomini di casa!!
E abbiamo mangiato tutti con gusto!!!

                                                                   Ecco la nostra pizza:
                                                                      BUONISSIMA!!!

Cra.

Tette bioniche (ovvero gioie e dolori dell'allattamento al seno)

La mia avventura con l'allattamento al seno è iniziata nell'estate del 2009, con la nascita del Cipolla.
Un vero e proprio incubo!
Ragadi, dolore ai capezzoli, poppate infinite nel numero e nella durata, il Cipolla che non cresceva e che si attaccava male, caldo, sudore e zanzare che mi assalivano, paracapezzoli, tiralatte, creme per il seno, coppette assorbilatte... Aiuto! Se ci penso...
Ricordo che allora non pensavo di riuscire a resistere a lungo, tra me e me dicevo "finché ce la faccio ok, ma mi sa che fra poco mollo", avevo persino comprato latte in polvere (mai usato!!) e biberon.
Invece ho allatto in modo esclusivo fino ai 6 mesi (poi ho introdotto le pappe) e ho continuato ad allattare fino all'anno, poi ho introdotto gradualmente il latte di mucca.
Se sono riuscita a superare tutte le difficoltà è stato grazie al sostegno delle ostetriche del consultorio e della bravissima pediatra del Cipolla, alla presenza costante e paziente del Papone, alla tenacia del piccolo Cipolla e alla mia forza di volontà e al mio Amore di mamma.
E ora ho un ricordo dolce e fiero di questa esperienza unica e importante: dopo le difficoltà iniziali, per noi l'allattamento ha rappresentato gioia, relazione, intimità.
Con la Pricess invece sta filando tutto liscio, sarà che io mi sento più sicura ed esperta, sarà che lei fin da subito ha avuto una morsa da mastino e già in ospedale ciucciava 75 g in pochi minuti, sarà che dopo il parto io sono stata subito bene, sarà che avevo il seno già predisposto e quindi non ho avuto dolori...
Beh, con lei allattare è proprio un piacere, è il nostro momento (a parte quando ci ronza intorno il Cipolla!) fatto di coccole, sguardi, sussurri.
E poi allattare è proprio comodo! Il latte è sempre pronto e alla giusta temperatura e io allatto ovunque senza orari e troppi sbattimenti! Ho allattato a Gardaland, al Minitalia, in piscina nella vasca, al parco, in spiaggia, in auto (fermi in autogrill però, in viaggio sempre nel seggiolino!!!), al ristorante...
E poi l'allattamento ha anche i suoi lati comici, qualche aneddoto simpatico?
Col Cipolla, complice il caldo, giravo per casa sempre con le tette al vento, un po' perché mi avevano detto di far prendere aria ai capezzoli per far asciugare le ragadi, un po' perché usavo delle pomate per il seno che ungevano tutti i vestiti lasciando degli aloni orribili. Fatto sta che un giorno esco a stendere e dopo un po' noto che un signore di mezza età dalla finestra della casa di fronte mi guarda con insistenza, abbasso gli occhi e mi accorgo che sono uscita senza reggiseno e anche senza maglietta!! Che vergogna!
Per non parlare di quella volta che sono andata a fare la spesa dimenticando sotto la maglia i paracapezzoli (che per chi non lo sapesse sono degli aggeggi di lattice fatti un po' a punta)...sembrava avessi le tette bioniche!!!
Poi le volte che vai in giro e s'avvicina l'ora della merenda e ti si formano delle imbarazzanti macchie di latte sulla maglia (che se hai un vestito chiaro diventa anche trasparente). M'è capitato qualche settimana fa al super mercato e il Cipolla ha sottolineato la cosa urlando "mamma ti esce il lattino!!!" Quindi vai di coppette assorbilatte che (unitamente ai reggiseni dell'allattamento che, non so perché, fanno sempre un po' le "poppe a pera") fanno anche queste effetto "tette bioniche".
Che poi se allatti anche 12 volte al giorno (io nelle prime settimane ci sono arrivata) le tette bioniche ti vengono davvero!! Che esci dalla doccia, ti asciughi bene e poi goccioli ancora...Che appena ti slacci il reggiseno o se qualcuno ti picchia dentro ti partono degli schizzi di latte che sembri Mucca di "Mucca e Pollo" (è un cartone che vedevo anni fa) quando spara latte dalle mammelle...
Comunque, a parte i lati comici e quelli faticosi, l'allattamento è davvero una bella avventura, mi ritengo fortunata per poterla vivere con la Princess e per averla vissuta con il Cipolla. Mi fa sentire unica ed insostituibile, mi permettere di nutrire, amare, coccolare i miei figli in un modo tutto speciale.
Cra.

lunedì 23 aprile 2012

Dialogo col muro

Cra: "Cipolla ma con chi sto parlando io?" (Un po' arrabbiata perché come al solito non mi ascolta.)

Cipolla: "Col muro mamma! ... Muro parli con la mamma?" (Guarda verso il muro e cambia la voce.) "Sì!" (Indica il muro ridendo) "Mamma il muro ha detto che ti parla...ma dai!!!"

Ho smesso di essere arrabbiata!
Cra.

sabato 21 aprile 2012

Dottor Cipolla

"Mammina non voglio le zucchine, fa male pancia e poi mi viene l'ASSENTERIA!"
"Fa male braccio, c'ho i puntini, ho la MERDATITE!"
"Mamma fatto male, picchiato dito sul tavolino, bisogna LAVARLO!" (La nonna quando si fa male per consolarlo lo bagna un po' sotto l'acqua).

5 anni

In questi 5 anni ci siamo raddoppiati, abbiamo riso, chiacchierato, discusso, fatto scelte importanti, sofferto per dolorose perdite, ascoltato musica, viaggiato, tifato, ci siamo coccolati ma anche un po' arrabbiati, siamo cresciuti e forse un po' anche invecchiati.
Però non è passato un solo giorno in cui io non ti abbia sentito vicino e forse è questo quello che vale di più di questi 5 anni: tu ci sei sempre, nelle buona e nella cattiva sorte, come mi avevi promesso 5 anni fa!
Grazie!
Cra.

giovedì 19 aprile 2012

Dichiarazioni

In auto sotto la pioggia (in coda in superstrada, questo è il dettaglio meno romantico...).
Cipolla: Mammina sei bella!
Cra: Grazie amore!
Cipolla: Dammi la manina...
Cra: Ecco...(cerco di dargli la mano contorcendo il braccio dietro il sedile)
Cipolla: Grazie mammina, TI AMORO!!!!

martedì 17 aprile 2012

Di rospi e di congedi

Questo è un rospo ostetrico. Il suo nome proviene dal fatto che il maschio ha l’abitudine di prendersi cura delle uova trasportandole in cordoni attorcigliati alle zampe posteriori, che poi depone in acque basse quando sono vicine alla schiusa. Insomma un "mammo", così come viene spesso chiamato il papà che si prende cura dei suoi piccoli attraverso i piccoli-grandi gesti d'accudimento quotidiano.
Recenti sono le polemiche riguardanti il congedo di paternità proposto dal governo.
Ho sentito varie opinioni ma la critica che più m'ha infastidito (al di là della mia posizione a riguardo) è stata quella di chi ha accusato il congedo di paternità di rendere l'uomo meno uomo e di spaesare i bambini che non avrebbero più i ruoli dei genitori ben delineati. Forse vivo in un mondo a parte, ma tutti i bimbi dei miei amici (i miei compresi) hanno papà presenti che cambiano i pannolini, li fanno giocare, se ne prendono cura, fanno loro il bagnetto, li portano in piscina... sicuramente non per questo sono meno uomini e i bimbi son tutti molto sereni!
Quando è nato il Cipolla poi il Papone s'è preso 5 settimane di ferie per stare con noi (era estate e doveva finirle entro l'anno così ne ha approfittato) e la sua presenza è stata preziosissima, senza di lui e senza il suo sostegno non sarei mai riuscita ad allattare e poi s'è creato da subito il nostro nuovo equilibrio a 3. Niente vacanze quell'anno ma n'è valsa la pena! Con la Princess c'erano le feste di fine anno, è riuscito a stare a casa 3 settimane ed è stato davvero importante anche questa volta.
Chi ha voglia di raccontare la sua esperienza a riguardo?
 Il rospo ostetrico comunque mi è molto simpatico, sarà anche per il nome che mi fa pensare a un rospo in sala parto!!!
Cra.

PS:
Aggiungo alcuni link con articoli sull'argomento (non ho molto tempo per cercarne altri):
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=187217
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-25/congedo-paternita-obbligatorio-giorni-183534.shtml?uuid=Ab6UM2DF
http://www.wakeupnews.eu/riforma-del-lavoro-congedo-paternita-obbligatorio/

E qui potete trovare una delle critiche a cui mi riferivo prima:
http://nascitaedintorni.blogspot.it/2012/04/i-prof-vogliono-insegnarci-anche-fare-i.html

Sirene e allattamento


Leggendo ieri un libretto al Cipolla m'è tornato in mente il mito delle sirene e la sua probabile origine.
Il mito delle sirene è stato messo in relazione al dugongo e al lamantino, due mammiferi marini classificati nell'ordine dei Sirenidi.
Questi mammiferi allattano i loro cuccioli tenendoli sotto le pinne e spesso fuoriescono col busto dall'acqua assumendo una posizione simile a quella di una donna che allatta il suo bambino, hanno inoltre seni rotondi situati sotto le ascelle.

Per questo sarebbero stati scambiati dai marinai (con molta fantasia) per delle donne con la coda da pesce.
Mi fa sorridere però che l'identificazione di un animale con una donna sia dovuto al modo di accudire e allattare il suo cucciolo. Che tenerezza!!!
Effettivamente mi sento più un dugongo che una sirena!!!
Cra.

venerdì 13 aprile 2012

Fai bei sogni (e il potere medicamentoso del perdono)

Ho letto questo romanzo circa un mesetto fa, appena uscito, l'ho "rubato" a mia mamma e l'ho letto durante le poppate o i sonnellini diurni della Princess. Potrei dire che l'ho divorato in poco tempo. L'ho trovato piacevole per la lettura scorrevole, per la grande capacità dell'autore di trasportarti nel suo mondo, nelle sue vicende, nella sua vita.  M'è piaciuto per la particolare, dolorosa, sofferta storia autobiografica di Massimo che ha perso la mamma da piccolo, che ha scoperto la verità solo da adulto e che ha rischiato di perdesi, per il timore di accettare la verità e il dolore e tutto quello che essi portano e comportano. La perdita della mamma ha segnato tutta la sua vita, è il filo conduttore del romanzo che porta con sé alla fine un grande insegnamento: il perdono. Un perdono difficile, faticoso ma un perdono potente che cura, che medica, che sa guarire.
Cra.

mercoledì 11 aprile 2012

Per fortuna che c'è il Mei Tai

Cosa c'è di meglio che passeggiare sotto la pioggia con l'ombrello in una mano e la tua bimba stretta al petto avvolta in una fascia?
Lasciando perdere il lato romantico della situazione (che non è da poco!!), oggi ho sperimentato ancora una volta la comodità del portare, bisogna affinare un po' la tecnica del passaggio dal Mei Tai all'ovetto e dall'ovetto al Mei Tai (se si va in auto e comunque ce l'ho fatta da sola senza bagnarmi e senza che la Princess si bagnasse) ma poi non c'è paragone col passeggino sotto la pioggia: coperture, ombrello in una mano, con l'altra spingere il passeggino, evitare le pozzanghere...
Cra

domenica 8 aprile 2012

Lettura e dialoghi fra fratelli

Cipolla, leggendo il libro della stellina: "Stellina caduta dal cielo, triste poveiiina!"
Princess: "A"
Cipolla: "Porta suoi amici, mettono macchinina forma luna che vola, portano in cielo..."
Princess: "A"
Cipolla: "Parcheggiano su nuvola, mettono vicino a sua mamma (impennata nel tono della voce), adesso felice!"
Pricess: "A"
Cipolla: "Fine della storia"
Princess: "A, a, a ,a..."

Cra

Le rane

Adoro questi piccoli animaletti salterini, colorati, con la voce stridula e mai in silenzio, sempre in movimento, con la bocca larga e gli occhi grandi...credo di amarli perché in fondo mi somigliano!
Tutto iniziò molti anni fa, ai tempi delle medie quando il mio amico Paolo mi diede il soprannome di Cracra a causa della mia voce sguaiata (avevo delle tonsille enormi tolte solo a 17 anni!), dei miei occhi grandi e della mia bocca larga (vi ricordate la barzelletta?). 
Ovviamente per una preadolescente, già dotata di occhiali e apparecchio per i denti, non era proprio un fatto piacevole ma col tempo e col mio senso dell'umorismo ho trasformato quello scherzo in una passione.
Importanza notevole in questa storia l'ha avuta la mia amica Michi, la prima a regalarmi un oggetto a forma di rana: una rana giocattolo con una ranetta più piccola sulla schiena (che già presagisse il mio forte senso materno?), di quelle che si caricano a molla e se le metti in acqua nuotano. Da lì è iniziata la mia collezione di rane di ogni tipo, modello, forma, materiale e dimensione. Ormai ho perso il conto ma ne ho veramente tantissime anche se la maggior parte sono ancora a casa dei miei genitori.
Ho avuto anche 2 rane vere. La prima si chiamava Sally (omaggio al mitico Vasco) ed era una rana d'acquario, me l'aveva regalata sempre la Michi ma è durata molto poco. Poi è arrivata Laura (altro omaggio a Vasco), ranetta che viveva in uno stagno in montagna catturata dai bimbi del CRE e regalatami in una bottiglietta di plastica sul pullman, durante il viaggio di ritorno dalla gita. Povera, mi dispiaceva, credo che gli animali debbano stare in libertà nel loro ambiente naturale. Ma ormai era lì con me, le ho preparato un bell'acquario ed è stata con noi per più di 3 anni.
Per lei in primavera ed estate catturavamo insetti d'ogni tipo, rigorosamente vivi se no non li mangiava (nel suo piccolo era una vera predatrice!). Tutta la famiglia si prodigava in queste imprese e capitava spesso di vedere mio padre in piedi su una sedia nell'intento di catturare una mosca con un bicchiere di plastica, oppure che qualche amico arrivasse con una bottiglietta contenente ragnetti o mosche...tutti omaggi per Laura.
D'inverno solitamente Laura mangiava vermi, i cagnotti, quelli che si usano per pescare, li tenevamo sul terrazzo e li porgevamo a Laura con un bastoncino...che schifezza!!
Poi un giorno mio papà catturò un'ape, la offrì a Laura che la mangiò ma venne punta e morì, poverina! Io ero dall'altra parte del mondo, forse meglio così, però quando ho ricevuto la notizia al telefono m'è scesa una lacrimuccia!
Ora continuo a ricevere regalini ranocchiosi che apprezzo sempre molto, ma devo dire che il primato rimane sempre alla Michi che riesce ancora a sorprendermi ad ogni compleanno e ad ogni Natale con una rana nuova ed originale. Un giorno faccio qualche foto e farò un post dedicato alle mie rane.
Cra

sabato 7 aprile 2012

Ciao!

Ciao a tutti!
Sono un po' imbranata come blogger ma finalmente mi sono decisa ad aprirne uno mio, portate pazienza...imparerò!
Sono Cra, mamma del Cipolla, 2 anni e 9 mesi, e della Princess, 3 mesi e mezzo.
Sono un'educatrice in maternità, amo molto il mio lavoro, nonostante la fatica e le giornate no, ma adesso mi godo i miei bimbi.
Sono una tifosa della mia squadra del cuore (oggi è andata male...), amo la musica, cantare, leggere, scrivere, chiacchierare...e tanto altro che vi racconterò.
In questo spazio vorrei far entrare un po' di tutto, condividere le esperienze, raccontarvi le emozioni, confrontarmi, sfogarmi.
Intanto buona notte e Buona Pasqua!
Cra