giovedì 9 agosto 2012

Il gioco di Cappuccetto Rosso

Ecco cosa abbiamo creato io e il Cipolla con materiale di recupero e un po' di fantasia (ci siamo ispirati ad una rubrica per bambini di Famiglia Cristiana ma poi ci abbiamo messo del nostro):


Per gli alberi abbiamo utilizzato i cartoncini cilindrici dei rotoli di carta igienica e della carta da cucina e alcuni cartoncini vari (scatole di confezioni di pasta o cartoncini che si trovano nelle confezioni di calze...) nei quali abbiamo ritagliato dei cerchi disegnati aiutandoci con un bicchiere. Li abbiamo colorati insieme con tempere e pastelli a cera. I fiori li ho disegnati e ritagliati io sempre con cartoncini di recupero. Per i personaggi abbiamo stampato da internet dei disegni da colorare, li abbiamo colorati insieme con pastelli (si vedono i tocchi del Cipolla) e ritagliati (io) e incollati su altri cartoncini (lui) con alla base una doppia piegatura per farli stare in piedi. Per il prato abbiamo utilizzato uno straccio cattura polvere e l'abbiamo colorato con i pennarelli, passato con un pennello bagnato e fatto asciugare. Infine abbiamo ricoperto una scatola con un disegno ingrandito di Cappuccetto Rosso.
Abbiamo regalato questo gioco fatto in casa ad un'amichetta del Cipolla per il compleanno. All'interno, sul coperchio, ho incollato la seguente filastrocca di Gianni Rodari:
Le favole a rovescio
Gianni Rodari
C'era una volta
un povero lupacchiotto,
che portava alla nonna
la cena in un fagotto.
E in mezzo al bosco
dov'è più fosco
incappò nel terribile
Cappuccetto Rosso,
armato di trombone
come il brigante Gasparone...,
Quel che successe poi,
indovinatelo voi.
Qualche volta le favole
succedono all'incontrario
e allora è un disastro:
Biancaneve bastona sulla testa
i nani della foresta,
la Bella Addormentata non si addormenta,
il Principe sposa una brutta sorellastra,
la matrigna tutta contenta,
e la povera Cenerentola
resta zitella e fa
la guardia alla pentola. 


L'ho scelta perché mi piace l'idea che ogni bimbo possa giocare a modo suo con le fiabe e trovo che sia educativa la possibilità di trasformare il cattivo in buono e il buono in cattivo... e poi non mi piace porre limiti alla fantasia!!
Cra.

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