domenica 8 aprile 2012

Le rane

Adoro questi piccoli animaletti salterini, colorati, con la voce stridula e mai in silenzio, sempre in movimento, con la bocca larga e gli occhi grandi...credo di amarli perché in fondo mi somigliano!
Tutto iniziò molti anni fa, ai tempi delle medie quando il mio amico Paolo mi diede il soprannome di Cracra a causa della mia voce sguaiata (avevo delle tonsille enormi tolte solo a 17 anni!), dei miei occhi grandi e della mia bocca larga (vi ricordate la barzelletta?). 
Ovviamente per una preadolescente, già dotata di occhiali e apparecchio per i denti, non era proprio un fatto piacevole ma col tempo e col mio senso dell'umorismo ho trasformato quello scherzo in una passione.
Importanza notevole in questa storia l'ha avuta la mia amica Michi, la prima a regalarmi un oggetto a forma di rana: una rana giocattolo con una ranetta più piccola sulla schiena (che già presagisse il mio forte senso materno?), di quelle che si caricano a molla e se le metti in acqua nuotano. Da lì è iniziata la mia collezione di rane di ogni tipo, modello, forma, materiale e dimensione. Ormai ho perso il conto ma ne ho veramente tantissime anche se la maggior parte sono ancora a casa dei miei genitori.
Ho avuto anche 2 rane vere. La prima si chiamava Sally (omaggio al mitico Vasco) ed era una rana d'acquario, me l'aveva regalata sempre la Michi ma è durata molto poco. Poi è arrivata Laura (altro omaggio a Vasco), ranetta che viveva in uno stagno in montagna catturata dai bimbi del CRE e regalatami in una bottiglietta di plastica sul pullman, durante il viaggio di ritorno dalla gita. Povera, mi dispiaceva, credo che gli animali debbano stare in libertà nel loro ambiente naturale. Ma ormai era lì con me, le ho preparato un bell'acquario ed è stata con noi per più di 3 anni.
Per lei in primavera ed estate catturavamo insetti d'ogni tipo, rigorosamente vivi se no non li mangiava (nel suo piccolo era una vera predatrice!). Tutta la famiglia si prodigava in queste imprese e capitava spesso di vedere mio padre in piedi su una sedia nell'intento di catturare una mosca con un bicchiere di plastica, oppure che qualche amico arrivasse con una bottiglietta contenente ragnetti o mosche...tutti omaggi per Laura.
D'inverno solitamente Laura mangiava vermi, i cagnotti, quelli che si usano per pescare, li tenevamo sul terrazzo e li porgevamo a Laura con un bastoncino...che schifezza!!
Poi un giorno mio papà catturò un'ape, la offrì a Laura che la mangiò ma venne punta e morì, poverina! Io ero dall'altra parte del mondo, forse meglio così, però quando ho ricevuto la notizia al telefono m'è scesa una lacrimuccia!
Ora continuo a ricevere regalini ranocchiosi che apprezzo sempre molto, ma devo dire che il primato rimane sempre alla Michi che riesce ancora a sorprendermi ad ogni compleanno e ad ogni Natale con una rana nuova ed originale. Un giorno faccio qualche foto e farò un post dedicato alle mie rane.
Cra

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